Lo scorso settembre siamo stati a Maison & Object la fiera di interior design e tendenze dell’abitare a Villepinte, alle porte di Parigi.
Era tanti anni che desideravo andarci e quest’anno sono riuscita a sganciarmi, per qualche giorno, dagli impegni lavorativi, visitare la fiera e qualche tappa della Paris Design Week. E alla fine questo viaggio si è rivelato particolarmente fruttuoso, sia per cercare nuovi fornitori che per visionare materiali utili per due diversi progetti in partenza quest’anno nella nostra agenzia di comunicazione a Bologna.

A differenza del Salone del Mobile, Maison & Object tratta soprattutto di decorazione, dove le aree principali sono: Smart Gift (dedicata alla regalistica e agli oggetti di design), Cook & Share (tableware e varie), una sezione dedicata alla bigiotteria e agli articoli per l’infanzia, il Pattern Lab (di cui vi parlerò qui in seguito), un padiglione dedicato all’home living con accessori, tessili per la casa, fragranze, fiori ecc., oltre ad alti due padiglioni dedicati ai complementi d’arredo, con una sezione etnica chiamata Unique & Eclectic. In Italia abbiamo una fiera simile a Milano (Homi) ma, questa di Parigi è decisamente più grande ed articolata.

IL PATTERN LAB A MAISON & OBJECT, LA FIERA DI INTERIOR DESIGN DI PARIGI
Il Pattern Lab è sicuramente un’area interessante che non ho mai trovato in altre fiere. Sostanzialmente studi e designer (o meglio illustratori) presentano le loro opere agli operatori di settore che hanno così un vastissimo repertorio di artworks tra i quali scegliere le fantasie per le nuove collezioni: carte da parati, tappeti, tessuti… una volta scelto il pattern, poi l’applicazione dipende dal core business aziendale. Molto interessante!


TENDENZE TABLEWARE DESIGN
L’area Cook & Share, dedicata al tableware e alla cucina, era una delle aree che mi interessavano di più, dato che nel mio lavoro mi occupo spesso di set design in fotografia food ed essere aggiornati su tendenze e stili è sempre molto importante.

Indubbiamente dominerà nelle nostre tavole la tendenza ai materiali naturali, puri e semplici, come il cotone, il lino e la paglia. Dal Giappone abbiamo importato e decisamente fatti nostri il wabi-sabi e il kintsugi: ora le nostre tavole sono dominate da ciotole e stoviglie dalle linee imperfette, dai colori tenui e parzialmente sbiaditi, il tutto in toni freddi, dal grigio al nero oppure bianco. Una tendenza che è già molto presente nell’interior design e che non poteva non riflettersi anche sulla tavola. Tutto il fascino di un’imperfezione casual e molto chic, anche grazie all’abbinamento a contrasto con posate color oro o argento, in finitura satinata. Oppure acciaio, sempre satinato, per simulare l’usura del tempo.






E poi tanto “vintage riprodotto“, ovvero piatti, stoviglie e posate in stile vintage, ma di produzione moderna, a tenuta di lavastoviglie. Oltre, ovviamente, ad altri elementi decorativi per la casa.




E nelle apparecchiature e tableset visti, sempre tanti richiami alla natura e al verde. Indubbiamente molto estivi e sicuramente in linea con le temperature tropicali di queste settimane!



I PATTERN CONQUISTERANNO IL MONDO. O SEMPLICEMENTE LA NOSTRA CASA.
Si parla tanto di ritorno dei pattern… ma sinceramente io penso che non siano mai veramente passati di moda, nemmeno negli interni più minimalisti. Certo massimizzarli come ha fatto Elisabeth Leiche, designer e scenografa, che a Maison & Object ha curato un’area speciale chiamata Pattern Factory, è qualcosa di sfidante, ma vale decisamente l’esperienza.
La Leiche ha fatto un vero e proprio esercizio di “giustapposizione” (justapposition) sovrapponendo pattern diversi, uniti da alcuni comuni denominatori, come i toni o gli stili. Ha infatti creato quattro alcove: artistica, etnica, urban e ispirata al giardino. Un esercizio di stile e una provocazione, giocosa e divertente, che infatti faceva eco al tema della manifestazione di questa edizione, ovvero la gioia.




Uno degli aspetti più interessanti di questa installazione è stata sicuramente la parte dedicata alle tecniche di progettazione, creazione e riproduzione dei pattern. Molte di queste tecniche artigianali oggi sono completamente sorpassate da tecnologie sempre più avanzate, che permettono di stampare praticamente su qualsiasi supporto, dai tessuti ai materiali rigidi, riproducendo ormai qualsiasi colore o pigmento.

E da Parigi è tutto, o quasi. Ci sarebbe ancora molto da raccontare, ma non mancherà l’occasione sul blog o sui social.