Turismo di prossimità e turismo lento

La nuova tendenza per vacanze e weekend è il turismo di prossimità e il turismo lento. Complice la pandemia e la “nuova normalità” dobbiamo rinunciare ai viaggi all’estero. Tutto sommato siamo fortunati. Viviamo in uno dei paesi più belli del mondo, ricco di paesaggi, natura, borghi, musei, cultura… e ottimo cibo. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno e lo scopriremo straboccante di bellezza. A partire dalla regione nella quale abitiamo, nel mio caso l’Emilia-Romagna.

Il grande bisogno di natura che abbiamo provato durante il lockdown ora diventa il propulsore per un nuovo modo di fare turismo, tra boschi, parchi e borghi…

Il turismo di prossimità

Se ne parla molto e sostanzialmente si tratta di tutte quelle mete vicino a casa, spesso raggiungibili in un’ora o poco più… ma non sono le solite mete da gite domenicali. L’ideale, in questo periodo, sarebbe riscoprire i piccoli borghi e i parchi naturali. Non che le città non meritino una sosta ma in mezzo alla natura potremo sentirci più a nostro agio, senza i vincoli dei dispositivi sanitari anti covid. Liberi di respirare a pieni polmoni, camminare, sdraiarsi su un prato, raccogliere margherite. 

Il turismo lento

Armiamoci di plaid e cesto per il picnic e partiamo all’esplorazione dei nostri dintorni verdi. Il turismo lento è fatto di zaini sulle spalle, camminate e se siete sportivi al punto giusto, anche di trekking. Non bisogna aver fretta di arrivare, perché la parte più bella è proprio il viaggio:  il paesaggio che cambia lentamente, passo dopo passo.

S’impara a guardarsi intorno, ad ascoltare i rumori del bosco, delle valli, il vento che muove le foglie, i sassi che scricchiolano sotto gli scarponi. Si allena la pazienza, la costanza e ci si tempra. 
Quando ero bambina mio padre mi portava spesso a camminare in montagna, ma mi stancavo tanto. Poi da ragazzina lo trovavo noioso: troppa lentezza, tanta fatica e questo paesaggio che, anche se bello, sembrava sempre fermo. Ora, a distanza di anni, i miei figli mi dicono le stesse cose e quindi sono arrivata alla conclusione che, probabilmente, per apprezzare il turismo lento ci voglia saggezza… che spesso coincide anche con il raggiungimento dell’età matura.

Se avete bambini o ragazzi al seguito, l’ideale è scegliere mete che nascondano qualche “sorpresa” ad effetto lungo il percorso: una cascata, un bosco particolare, un giardino, un borgo diroccato… qualcosa che abbia una storia da raccontare. Il cammino avrà una meta e sarà più facile coinvolgerli. 

Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna gli itinerari sono davvero tantissimi. Quella che riporto è una lista assai parziale, ma alcune di queste tappe vi lasceranno davvero a bocca aperta!

LE CASCATE DA NON PERDERE IN EMILIA-ROMAGNA

Ebbene sì, l’Emilia-Romagna è (anche) ricca di spettacolari cascate, dalla provincia di Modena a quella di Bologna. Ma anche Reggio-Emilia, Piacenza e Forlì. Qui trovate l’elenco completo. Questa che vedete nelle immagini è la cascata del Labante, ad un’oretta da Bologna.

I CAMMINI

Camminare lentamente, ascoltando il ritmo dei nostri passi e i rumori della natura è un’esperienza da fare e può durare anche diversi giorni. Sacco in spalla e via… meglio se con amici. 
Ci si può fermare a dormire lungo la strada, riscoprendo l’accoglienza dei piccoli borghi di montagna e i sapori di una volta. A questo link trovate tutti i cammini in Emilia-Romagna e anche la Via della Lana e della Seta, per rivivere l’esperienza (in chiave moderna) dei pellegrini che viaggiavano da e verso Roma.

 I LUOGHI ABBANDONATI

Se vi piace l’avventura e volete fare una gita un po’ insolita a questo link trovate una selezione di cinema, teatri, chiese e conventi abbandonati. Indubbiamente scenografici e, in molti casi, sono luoghi che nascondono una storia da scoprire. Esplorare luoghi abbandonati in inglese si dice “urbex” (urban exploration) e per molti è una vera passione. In Italia, con i tanti antichi borghi presenti su tutto il territorio, l’urbex si può fare anche in montagna o in campagna.

Tra i ruderi degni di nota ci sono quelli del Parco di Monte Sole a Marzabotto. Una delle pagine più tristi della storia italiana. In questa chiesa e in altri borghi del circondario furono trucidate intere famiglie, centinaia di persone dei nazifascisti. Un luogo della memoria che vi lascerà un nodo in gola ma che vale assolutamente la pena di visitare. 

 GIARDINI E PARCHI STORICI IN EMILIA-ROMAGNA

Anche in questo caso la scelta è ampia: reggie, castelli e persino un labirinto. Qui potete trovare diverse proposte. Ma a volte ci sono piccoli tesori, nascosti in provincia… come il Giardino degli Angeli di Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna (nelle foto), dedicato a tutti i bambini e alle famiglie accumunate da un triste destino… una storia che merita di essere letta.

Riscoprire il territorio che ci circonda può essere una magnifica avventura per tutta la famiglia. L’Italia è un paese meraviglioso e non serve andare lontano. Il turismo lento ci aiuterà ad affrontare le difficoltà di questo periodo, perché la natura ci dona una forza rigenerante.

Guardare la bellezza della natura è il primo passo per purificare la mente.
(Amit Ray)

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